Due artisti a confronto che si presentano per la prima volta in Brera, a Milano, con l’intento di raccontarci il loro modo di vedere il mondo, di percepirlo, secondo un “sentire” molto originale, ricco di spunti attualissimi, di viaggi onirici, di sensazioni ma volutamente privo di quella leziosità pleonastica che troppo spesso c’è mediaticamente mostrata…giorno dopo giorno.

La società nella quale “alberghiamo” momentaneamente è indubbiamente globalizzata, fuorviante, spesso amorale e priva di principi sani – e in tal senso non sto facendo alcun riferimento alla “morale” intesa come filosofia spicciola -. Stanchi di quest’attitudine così dilagante, Marco Cannataro e Alberto Fabris, ci concedono uno spazio / tempo di libertà intellettuale sinceri e vivificanti che sono attinenti ai loro differenti mondi interiori, seppur sensibili e veri.